
Rifiuti elettronici, come facilitare la loro raccolta? In un mondo sempre più tecnologico la gestione dei rifiuti elettronici necessita di nuovi strumenti. Ecco dunque che giungono in Italia i primi cassonetti per la loro raccolta, intelligenti ed hi-tech. Il nostro Paese è il primo in Europa ad averli a propria disposizione. Il progetto dei cassonetti intelligenti per i rifiuti elettronici (RAEE) nasce grazie alla multiutility HERA ed in collaborazione con Ecolight e con la fondazione spagnola Ecolum. Nel nostro Paese il progetto di utilizzo dei nuovi cassonetti ha inizio dalla città di Bologna. I cassonetti, già presenti sulle strade della città dell'Emilia Romagna, sono parte di un progetto promosso da parte dell'Unione Europea, volto ad incentivare la raccolta dei piccoli elettrodomestici.
Sarà possibile effettuare la raccolta, ad esempio, di telefoni cellulari e pile, oltre che di tutto ciò che caratterizza le nostre abitazioni ormai tecnologiche e che nel giro di poco tempo rischia di giungere alla conclusione del proprio ciclo di funzionamento. I rifiuti elettronici non devono assolutamente essere gettati nei sacchi o nei cassonetti per la raccolta differenziata della plastica o tra i rifiuti indifferenziati, bensì, in attesa dei cassonetti intelligenti, devono essere consegnati presso i punti di raccolta RAEE indicati dal proprio Comune.
L'accesso ai cassonetti è possibile utilizzando la tessera sanitaria o altre tessere magnetiche. La raccolta dei rifiuti elettronici risulterà così facilitata, permettendo di salvaguardare l'ambiente dalla dispersione di oggetti che possono contenere materiali e sostanze inquinanti, ma che possono risultare preziosi per il recupero dal punto di vista tecnologico.
Il problema costituito dall'incremento dei rifiuti elettronici risulta evidente, se si pensa che in Italia nel 2012 la loro raccolta ha portato ad un accumulo di materiali pari a 240 mila tonnellate di RAEE. Il recupero degli stessi verrà facilitato proprio grazie ai nuovi cassonetti, che saranno di tipologie diverse.
I cassonetti di dimensioni più piccole, di colore bordeaux, sono stati progettati per la raccolta dei piccoli elettrodomestici e prevedono un posizionamento stradale nella città di Bologna e nel comune limitrofo di Castenaso, oltre che a Lugo e a Ravenna, accanto ai cassonetti per la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro.
Vi sono poi altre due tipologie di cassonetti, i quali saranno collocati nelle zone commerciali di alcune delle città della regione Emilia Romagna, con particolare riferimento ai punti vendita di noti marchi della grande distribuzione che hanno aderito al progetto, tra cui Leroy Merlin, MediaWorld e Ikea. Anche a tali cassonetti i cittadini potranno avere accesso tramite tessera elettronica. I cassonetti più grandi, realizzati sotto la supervisione del consorzio Ecollight, verranno invece collocati presso i parcheggi dei centri commerciali, e potranno accogliere RAEE di maggiori dimensioni, come televisiori, elettrodomestici, monitor e aspirapolveri.
L'ultima tipologia di cassonetti verrà posizionata all'esterno di alcuni negozi e sarà utilizzabile per la raccolta di piccoli RAEE tra cui rasoi, frullatori, orologi, cellulari, trapani e tastiere. Un'indicazione resta valida per ogni tipo di cassonetto: gli elettrodomestici dovranno essere conferiti privi di pile o batterie. Per ogni cassonetto sarà infatti predisposto uno spazio a parte per la raccolta delle stesse.
FONTE: greenbiz.it
Sarà possibile effettuare la raccolta, ad esempio, di telefoni cellulari e pile, oltre che di tutto ciò che caratterizza le nostre abitazioni ormai tecnologiche e che nel giro di poco tempo rischia di giungere alla conclusione del proprio ciclo di funzionamento. I rifiuti elettronici non devono assolutamente essere gettati nei sacchi o nei cassonetti per la raccolta differenziata della plastica o tra i rifiuti indifferenziati, bensì, in attesa dei cassonetti intelligenti, devono essere consegnati presso i punti di raccolta RAEE indicati dal proprio Comune.
L'accesso ai cassonetti è possibile utilizzando la tessera sanitaria o altre tessere magnetiche. La raccolta dei rifiuti elettronici risulterà così facilitata, permettendo di salvaguardare l'ambiente dalla dispersione di oggetti che possono contenere materiali e sostanze inquinanti, ma che possono risultare preziosi per il recupero dal punto di vista tecnologico.
Il problema costituito dall'incremento dei rifiuti elettronici risulta evidente, se si pensa che in Italia nel 2012 la loro raccolta ha portato ad un accumulo di materiali pari a 240 mila tonnellate di RAEE. Il recupero degli stessi verrà facilitato proprio grazie ai nuovi cassonetti, che saranno di tipologie diverse.
I cassonetti di dimensioni più piccole, di colore bordeaux, sono stati progettati per la raccolta dei piccoli elettrodomestici e prevedono un posizionamento stradale nella città di Bologna e nel comune limitrofo di Castenaso, oltre che a Lugo e a Ravenna, accanto ai cassonetti per la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro.
Vi sono poi altre due tipologie di cassonetti, i quali saranno collocati nelle zone commerciali di alcune delle città della regione Emilia Romagna, con particolare riferimento ai punti vendita di noti marchi della grande distribuzione che hanno aderito al progetto, tra cui Leroy Merlin, MediaWorld e Ikea. Anche a tali cassonetti i cittadini potranno avere accesso tramite tessera elettronica. I cassonetti più grandi, realizzati sotto la supervisione del consorzio Ecollight, verranno invece collocati presso i parcheggi dei centri commerciali, e potranno accogliere RAEE di maggiori dimensioni, come televisiori, elettrodomestici, monitor e aspirapolveri.
L'ultima tipologia di cassonetti verrà posizionata all'esterno di alcuni negozi e sarà utilizzabile per la raccolta di piccoli RAEE tra cui rasoi, frullatori, orologi, cellulari, trapani e tastiere. Un'indicazione resta valida per ogni tipo di cassonetto: gli elettrodomestici dovranno essere conferiti privi di pile o batterie. Per ogni cassonetto sarà infatti predisposto uno spazio a parte per la raccolta delle stesse.
FONTE: greenbiz.it