
Il Presidente Giuseppe Bratta: “La politica energetica gestita correttamente potrà dare un contributo molto importante nel rilancio dell’occupazione, delle imprese del settore"
Grandi sfide sociali in vista per il Governo Letta. Ne è convinto il vertice del Distretto Produttivo “La Nuova Energia”, che fa i suoi migliori auguri a Flavio Zanonato e Andrea Orlando, i due nuovi ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Il Presidente del Distretto, Giuseppe Bratta ha dichiarato: “La politica energetica gestita correttamente potrà dare un contributo molto importante nel rilancio dell’occupazione, delle imprese del settore. Si potrà garantire una riduzione delle bollette dei cittadini, limitare l’esborso per l’import del paese. Si potrà dunque svolgere quel ruolo anticiclico che è decisivo in questa fase economica del nostro Paese".
"Appare necessario - ha aggiunto Bratta - dimostrare e riaffermare quanto le rinnovabili in generale, siano un investimento economico e non un costo per la collettività, con dati oggettivi considerando tutti i benefici economici, ambientali ed occupazionali nell'arco di un ventennio e non nel conto economico annuale. La prima prova concreta che dovrà affrontare il Governo è prevista già nel prossimo mese di giugno, quando scadrà definitivamente il Quinto Conto energia e gli operatori ad oggi non sanno cosa accadrà di seguito. Serve una pianificazione del settore della green economy a dieci anni e non a due mesi altrimenti le Aziende e le circa 100.000 persone aumenteranno la lista dei disoccupati Italiani”.
FONTE: zeroemission.tv
Grandi sfide sociali in vista per il Governo Letta. Ne è convinto il vertice del Distretto Produttivo “La Nuova Energia”, che fa i suoi migliori auguri a Flavio Zanonato e Andrea Orlando, i due nuovi ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Il Presidente del Distretto, Giuseppe Bratta ha dichiarato: “La politica energetica gestita correttamente potrà dare un contributo molto importante nel rilancio dell’occupazione, delle imprese del settore. Si potrà garantire una riduzione delle bollette dei cittadini, limitare l’esborso per l’import del paese. Si potrà dunque svolgere quel ruolo anticiclico che è decisivo in questa fase economica del nostro Paese".
"Appare necessario - ha aggiunto Bratta - dimostrare e riaffermare quanto le rinnovabili in generale, siano un investimento economico e non un costo per la collettività, con dati oggettivi considerando tutti i benefici economici, ambientali ed occupazionali nell'arco di un ventennio e non nel conto economico annuale. La prima prova concreta che dovrà affrontare il Governo è prevista già nel prossimo mese di giugno, quando scadrà definitivamente il Quinto Conto energia e gli operatori ad oggi non sanno cosa accadrà di seguito. Serve una pianificazione del settore della green economy a dieci anni e non a due mesi altrimenti le Aziende e le circa 100.000 persone aumenteranno la lista dei disoccupati Italiani”.
FONTE: zeroemission.tv