
Il biometano può rappresentare un tassello importante in una nuova strategia di sviluppo del biogas da sottoprodotti agricoli, da rifiuti umidi e da fanghi di depurazione.
Sarà questo il tema caldo dell'Osservatorio Agroenergia, il momento di apertura dei due giorni di Mostra Convegno Agroenergia (MCA), ospitato dallo spazio Fiera di Vercelli il 14 e 15 febbraio 2013.
CONTRIBUIRE ALLA RIDUZIONE DELL'EFFETTO SERRA. Commissionato da EnergEtica e realizzato in collaborazione con Althesys, lo studio ''Biometano: potenzialità, economics, prospettive di sviluppo'' è stato presentato in anteprima a Milano, in occasione dell’Urban Center (lunedì 11 febbraio 2013): il metano ottenuto dal biogas, spiegano gli esperti, è perfettamente in grado di sostituire quello di origine fossile, contribuendo alla riduzione dell’effetto serra e dell'inquinamento atmosferico. Con benefici per l’intero sistema agroenergetico.
MAGGIOR INDIPENDENZA ENERGETICA. Quello che è già stato definito come “metano green”, possiede infatti un potenziale di produzione tutto made in Italy che supera i 5 miliardi di metri cubi l’anno. Secondo i calcoli dell'Osservatorio Agroenergia l'utilizzo del biometano sarebbe un passo in avanti verso la riduzione della dipendenza energetica del nostro paese, che annualmente importa 70 miliardi di metri cubi di gas fossile. Il biometano, infatti, riuscirebbe a coprire fino al 10% del nostro consumo lordo di energia.
FONTE: CASAeCLIMA
Sarà questo il tema caldo dell'Osservatorio Agroenergia, il momento di apertura dei due giorni di Mostra Convegno Agroenergia (MCA), ospitato dallo spazio Fiera di Vercelli il 14 e 15 febbraio 2013.
CONTRIBUIRE ALLA RIDUZIONE DELL'EFFETTO SERRA. Commissionato da EnergEtica e realizzato in collaborazione con Althesys, lo studio ''Biometano: potenzialità, economics, prospettive di sviluppo'' è stato presentato in anteprima a Milano, in occasione dell’Urban Center (lunedì 11 febbraio 2013): il metano ottenuto dal biogas, spiegano gli esperti, è perfettamente in grado di sostituire quello di origine fossile, contribuendo alla riduzione dell’effetto serra e dell'inquinamento atmosferico. Con benefici per l’intero sistema agroenergetico.
MAGGIOR INDIPENDENZA ENERGETICA. Quello che è già stato definito come “metano green”, possiede infatti un potenziale di produzione tutto made in Italy che supera i 5 miliardi di metri cubi l’anno. Secondo i calcoli dell'Osservatorio Agroenergia l'utilizzo del biometano sarebbe un passo in avanti verso la riduzione della dipendenza energetica del nostro paese, che annualmente importa 70 miliardi di metri cubi di gas fossile. Il biometano, infatti, riuscirebbe a coprire fino al 10% del nostro consumo lordo di energia.
FONTE: CASAeCLIMA