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GSE: accumuli vietati per impianti incentivati

20/9/2013

 
Con riferimento alle richieste di chiarimenti pervenute al GSE in merito alla possibilità d'installazione di sistemi di accumulo su impianti già ammessi agli incentivi, il GSE annuncia che fintanto che il quadro normativo non verrà definito non sarà consentita alcuna variazione di configurazione impiantistica che possa modificare i flussi dell'energia prodotta e immessa in rete dal medesimo impianto, come ad esempio la ricarica dei sistemi di accumulo tramite l'energia elettrica prelevata dalla rete.
A tal proposito si rammenta che il GSE, nel caso in cui dovesse accertarne la sussistenza, nell'ambito delle verifiche effettuate ai sensi dell'art. 42 del Decreto Legislativo 28/2011, applicherà le sanzioni previste dal medesimo articolo, ivi inclusa la decadenza dal diritto agli incentivi e il recupero delle somme già erogate.

FONTE: CASAeCLIMA.com

Gas refrigeranti: pericolosi e ancora troppo diffusi

19/9/2013

 
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Dannosi per l’ambiente i gas refrigeranti sono un pericolo anche per lo strato di ozono. Utilizzati soprattutto nei sistemi di condizionamento dell’aria il consumo di HFC è cresciuto del 341% in 10 anni, mentre le emissioni inquinanti sono scese del 9%. I dati li ha trasmessi stamane Legambiente durante l’incontro organizzato a Roma proprio per chiarire la situazione a livello nazionale. CFC, HCFC e HFC vengo utilizzati nei frigoriferi e nei condizionatori e il loro rilascio causa un inquinamento pericoloso e persistente non avvertito immediatamente perché i gas si presentano come inodore e incolore. Consapevole dei danni ambientali legati al rilascio di questi gas l’Europa sta definendo la nuova normativa che dovrebbe essere approvata entro il 2014, aumentando così il livello di protezione dell’ozono e ridurre i danni ambientali insieme alla loro azione climalterante.
Riconosciuti come altamente dannosi, i CFC sono vietati dal Protocollo di Montreal ormai dal 1994, mentre gli HCFC vengono gradualmente abbandonati e sostituiti con sostanze refrigeranti naturali.
Articolato in due sessioni tematiche – la gestione dei refrigeranti in Italia, i refrigeranti naturali e la nuova normativa europea – l’evento ha fornito un quadro chiaro di come si stia affrontando la situazione nel nostro paese.
L’Associazione ha presentato il dossier sugli F-gas ammettendo che in Italia la distribuzione dei gas fluorurati è ancora troppo elevata: nel 2012 sono state immesse sul mercato circa 10.600 tonnellate di gas refrigeranti, con un potenziale effetto serra di 250 milioni di tonnellate equivalenti, il 50% circa del totale delle emissioni di gas serra annuali a livello nazionale.
Mentre le aziende sono tutte, chi più chi meno, impegnate nella riduzione del proprio impatto inquinante le emissioni di gas refrigeranti appaiono in costante aumento (+341%).
Agli ultimi posti nella classifica europea per la gestione dei gas fluorurati, l’Italia ha quindi bisogno di una normativa ad hoc e di controlli più severi che sappiano gestire l’emergenza e ridurre i rischi per l’ambiente e per la salute della popolazione anche mediante l’introduzione di incentivi destinati all’acquisto di dispositivi meno inquinanti.

FONTE: rinnovabili.it



Fotovoltaico quasi all'11% del fabbisogno ad Agosto, rinnovabili al 30% su base annua

9/9/2013

 
Complice anche il calo del fabbisogno mensile di elettricità ad agosto in Italia, sceso dai 29.878 gigawattora di luglio a quota 25.471, gli impianti fotovoltaici in esercizio nella penisola hanno soddisfatto il 10,75 per cento del fabbisogno nazionale. Un valore percentuale da primato, nonostante in termini assoluti, la produzione sia scesa da 2.957 gigawattora di luglio ai 2.738 ad agosto.
Lo rivelano i dati del «Bilancio elettrico» pubblicati mensilmente dall'operatore della rete elettrica nazionale Terna S.p.A. Sale anche il contributo annuale del fotovoltaico al fabbisogno nazionale: da fine luglio 2012 a fine agosto 2013 è pari al 6,66 per cento (in crescita di un ulteriore punto decimale rispetto a fine luglio), con 21mila 285 gigawattora prodotti su 319mila 720 consumati. Su base annua, il contributo delle «nuove rinnovabili» (fotovoltaico, eolico e geotermoelettrico) ha raggiunto il 13,14 per cento e, includendo l'idroelettrico, il 29,52 per cento, mentre continua il calo del termoelettrico, sceso al 57,70 per cento.

FONTE: PHOTON

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