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Bruxelles chiede all'Italia 125mila colonnine elettriche entro il 2020

25/1/2013

 
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In sette anni l'Italia dovrà quasi centuplicare i punti di ricarica per i veicoli elettrici. A chiederlo è l'Unione Europea, che fra gli obiettivi vincolanti fissati nel pacchetto “energia pulita per il trasporto” ha stabilito per il nostro paese la messa a disposizione, entro il 2020, di 125mila punti per il rifornimento green. E se si considera che nel 2011 le colonnine di ricarica, stando alle stime, erano 1.350 c’è ancora molto da fare. PER NON CEDERE IL PASSO ALL'ORIENTE. La proposta, che per diventare esecutiva necessita l'approvazione degli Stati Membri, riguarda non solo il nostro paese, ma prevede un'aumento esponenziale di strutture per la ricarica in tutta l'Ue. Ed è stata dettata, come riferisce la Commissione stessa- dalla volontà di ritagliarsi un'ottima posizione in un mercato mondiale in pieno sviluppo (tra India e Cina, nel 2020 circoleranno oltre 6milioni di veicoli elettrici).

PIU' STAZIONI GPL, CARBURANTI AD IDROGENO E MISCELE BIO. Nella Strategia presentata presentata nella giornata di oggi a Bruxelles è previsto anche l'aumento delle stazioni di rifornimento Gpl per le navi nei porti europei e lungo le autostrade degli assi prioritari europei. A cui si aggiungono misure per favorire la diffusione dei carburanti ad idrogeno e delle miscele di biocarburanti.

FONTE: CASAeCLIMA


Germania, da febbraio incentivi per i sistemi di accumulo FV

21/1/2013

 
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Nel mese di febbraio 2013, il Ministero federale tedesco dell'Ambiente (BMU) prevede di introdurre nuovi incentivi per i sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici. Lo schema di incentivi è stato già incluso nella legge per le energie rinnovabili tedesca (EEG) la scorsa estate ed entrerà presto in vigore presumibilmente a partire da febbraio. Questo almeno è quanto dichiarato a Photon dalla responsabile per l’energia solare del ministero dell’ambiente Karin Freier.
CONTRIBUTO DI 2000 EURO. Secondo quanto appreso dal Frankfurter Rundschau, con i fondi messi a disposizione dal Governo tedesco ci si dovrebbe aspettare un contributo di circa 2000 euro per ogni piccolo impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo.

FONDI. A erogare i fondi sarà la KfW, la banca di Stato tedesca, che negli ultimi anni hagià  finanziato il 54% delle turbine eoliche costruite in Germania e il 43% di tutti gli impianti installati; mentre nel 2010 ha erogato 8,8 miliardi di euro a favore della riqualificazione energetica di quasi 430.000 abitazioni tedesche.

FONTE: CASAeCLIMA


Adusbef e Federconsumatori: "Il prezzo del gas è calato ma le bollette sono rincarate del 23,7 %"

21/1/2013

 
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“Negli ultimi due anni il prezzo del metano sui mercati internazionali è sceso del 20%, ma l’Autorità per il Gas e l’Energia, invece di deliberare tali diminuzioni sulle bollette di 26 milioni di famiglie e quattro milioni di piccole e medie imprese, ha provveduto a continui salassi, con rincari pari al 23,7%, più di 4 volte l’inflazione, generando una perdita del potere di acquisto ad esclusivo vantaggio dei gestori”. È quanto denunciano Adusbef e Federconsumatori secondo cui “Le Autorità indipendenti, istituite per legge con la finalità di tutelare interessi di particolare rilevanza, quali i servizi diffusi di pubblica utilità, come il gas e l’energia, invece di salvaguardare anche i diritti e gli interessi dei consumatori e delle famiglie, si fanno influenzare da monopoli ed oligopoli, assecondando i loro esclusivi desiderata”.

Le due associazioni dei consumatori, analizzando tutte le voci di spesa di una bolletta tipo, concludono che “la parte della fattura legata davvero al prezzo della materia prima consumata ammonta solo al 37,4% (il 39,6% volendo considerare nel calcolo anche la quota fissa dei servizi di vendita, legata al prezzo della materia prima, ma non alla quantità effettivamente consumata dall’ utente). Ciò implica che ben il 62,6% circa dell’importo della fattura in esame non è costituito da voci legate al prezzo della materia prima consumata, bensì a oneri di altro tipo (distribuzione, trasporto, assicurazioni, profitti ed oneri fiscali addossati sulla pelle dei consumatori)”.

La bolletta esaminata, osservano Adusbef e Federconsumatori, ha subito un rincaro nel biennio del 23,7% pari a 44 euro nel 2011 e a 32 euro nel 2012, per un aggravio di 76 euro per ognuna delle famiglie ed oneri complessivi di 2,4 miliardi di euro. Al contrario, “con un’Authority meno dipendente dagli interessi dei gestori, doveva diminuire di 23 euro nel 2011 e di 18 nel 2012, con un risparmio di 41 euro a famiglia”.

Le due associazioni chiedono pertanto “l’impegno dei partiti a congelare per un biennio tutti i rincari di prezzi e tariffe, per contribuire ad uscire dalla recessione dando impulso alla ripresa economica con una maggiore capacità di spesa dei consumatori”.

Aeeg: da aprile bollette del gas meno salate

Secondo quanto annunciato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, da aprile 2013 le bollette del gas cominceranno a calare per effetto dell'introduzione di nuovi meccanismi di aggiornamento: “il decremento complessivo sarà del 6-7%, con un risparmio di circa 90 euro su base annua”, annuncia l'Autorità.

I nuovi meccanismi dovrebbero consentire un’azione “molto incisiva a beneficio di famiglie e piccoli consumatori, proseguendo nel percorso già avviato dal 2011 per contenere le bollette e trasferire i benefici derivanti dalla maggiore concorrenza sui mercati all’ingrosso e dall’avvicinamento dei prezzi italiani a quelli Ue, reso possibile anche grazie all’istituzione da parte dell’Autorità del mercato di bilanciamento, in grado di fornire un prezzo ‘spot’ non più legato a contratti di lungo periodo”.

FONTE: CASAeCLIMA

Bolletta Elettrica e Fotovoltaico. Ecco i numeri esatti.

18/1/2013

 
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A proposito della bolletta dell'Energia Elettrica e del suo presunto aumento a causa del Fotovoltaico se ne sono dette di tutti i colori negli ultimi giorni. E' partita con un campagna anti-fotovoltaico e anti-energie rinnovabili che rischia di vanificare la crescita e lo sviluppo di migliaia di nuove aziende che sono nate e cresciute grazie alle Rinnovabili negli ultimi 5 anni. 
Vi riporto un interessante articolo che mi ha colpito molto sui numeri esatti dell'incidenza del fotovoltaico sul costo della Bolletta elettrica. Un aumento del 4,3% sulla bolletta. Questa la notizia che negli ultimi giorni è stata sottoposta ad una propaganda corredata di motivazioni e numeri assolutamente sbagliati. Tale modo di fare informazione lascia presagire che i produttori di energia inquinante stiano facendo una fortissima ed a quanto pare efficace campagna di pressione e disinformazione. “Per una famiglia media il costo di energia elettrica è di circa 517 euro all’anno e di questo costo solo il 57% è energia, tutti gli altri sono oneri che vanno dal supporto alle Ferrovie, allo smantellamento delle misere centrali nucleari italiane. Solo 5,58 euro al mese dipendono dalle rinnovabili” si legge in una nota di Azione energia solare, rete di associazioni per il fotovoltaico. “Per di più, tali energie alternative non solo hanno creato oltre 150mila posti di lavoro in controtendenza con ogni altro settore, ma producono una enorme quantità di energia, che ha ridotto il costo nelle ore di picco dei consumi ed entrate fiscali in termini di Iva, Ires, Irap, concessioni, permessi, bolli e contrattualistica, oltre che un enorme beneficio ambientale. Non meno importante, rendono il costo dell’energia sempre meno dipendente da quello degli inquinanti combustibili fossili”. “Ciò significa che il fotovoltaico e l’eolico abbassano troppo i prezzi dell’energia e quindi coloro che producono energia inquinante non guadagnano più abbastanza. Le fonti rinnovabili, nel 2011, hanno consentito un risparmio sul prezzo dell’elettricità all’ingrosso pari a 396 milioni di euro”. “Non saremo certo noi a dirvi che le rinnovabili sono la soluzione di tutti i problemi energetici,” afferma ancora Azione Energia Solare. “L’unica soluzione è probabilmente un mix di energie nel quale ogni sorgente lavori al meglio delle prestazioni, ma non possiamo permettere che scelte strategiche importanti per il futuro della nostra nazione vengano fatte da pochi speculatori, orientati solo a tutelare i loro interessi e del tutto indifferenti al bene della collettività.”

FONTE: fotovoltaico-impianti.blogspot.it

Coldiretti: con la crisi e il crollo dei consumi di gas è boom di camini e stufe a legna

8/1/2013

 
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“Con il crollo dei consumi di gas ai minimi da dieci anni sono aumentate nello stesso arco di tempo del 26% le importazioni di legna da ardere per tenere accesi stufe e camini per i quali si è registrato con la crisi un vero boom.” Lo ha reso noto una analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati sul crollo del consumi di gas ai minimi secondo le elaborazioni di Staffetta Quotidiana su dati di Snam Rete Gas, sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2012.

“Con la crisi e l'aumento del prezzo dei combustibili quest’inverno sono state accesi oltre sei milioni di stufe e camini sul territorio nazionale. Una dimostrazione evidente del ritorno di forme di riscaldamento che sembravano dimenticate dovuto al crescente interesse verso questa forma di energia che è diventata competitiva dal punto di vista economico oltre a essere più sostenibile dal punto di vista ambientale. Una tendenza dovuta - sostiene la Coldiretti - in parte alla riapertura dei camini nelle vecchie case ed alla costruzione di nuovi, ma anche ad una forte domanda di tecnologie più innovative nel comparto delle stufe a legna, delle caldaie e pellets dove l'industria italiana soddisfa oltre il 90% delle domanda sul mercato interno mentre destina quasi un terzo della produzione nazionale alle esportazioni”.

FONTE: CASAeCLIMA


Efficienza energetica: in vigore la nuova Direttiva UE

4/1/2013

 
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Il 5 dicembre 2012 è entrata in vigore la Direttiva 2012/27/UE in materia di efficienza energetica.
La nuova normativa introduce per la prima volta una serie di obblighi a carico degli Stati membri a proposito di riduzione dei consumi energetici ed efficientamento dell’edilizia pubblica. Vediamo in dettaglio le principali novità. Entro aprile 2013 ciascun Paese dovrà presentare alla Commissione il proprio target di aumento dell’efficienza, con il Piano nazionale degli interventi necessari per centrarlo. Toccherà poi a Bruxelles approvare i programmi dei singoli Stati aggiornati con scadenza triennale, e monitorarne l’attuazione nel tempo.
La bozza originaria di Direttiva prevedeva impegni vincolanti per i singoli Stati membri con l’obiettivo di centrare il target (entro il 2020, taglio dei consumi europei del 20% rispetto ai livelli del 1990).
Un impegno vincolante è stato invece inserito nella nuova Direttiva per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. A partire dal 2013, infatti, i Paesi membri devono elaborare e attuare un piano di efficientamento degli “edifici riscaldati e/o raffrescati posseduti ed occupati dal loro Governo centrale”, che ne permetta la riqualificazione a un tasso minimo del 3% della superficie coperta utile all’anno, a cominciare dagli immobili più energivori.
In questa prima fase, l’obbligo riguarda gli edifici con superficie coperta utile superiore ai 500 metri quadri. Dal 9 luglio 2015 la soglia sarà abbassata a 250 mq.
Sempre nell’ottica di favorire la riduzione dei consumi, la Direttiva 2012/27/UE prevede che siano incentivati gli acquisti verdi e che i bandi di gara vengano redatti in modo da privilegiare i fornitori più attenti all’efficienza e ella sostenibilità ambientale.
I Governi nazionali, inoltre, dovranno studiare misure incentivanti per le tecnologie più vantaggiose in termini di riduzione dei consumi, come il teleriscaldamento, i contatori intelligenti e i sistemi per la contabilizzazione del calore.
Al di là degli obblighi a carico degli Stati, la nuova normativa comunitaria stabilisce anche che le imprese energetiche di pubblica utilità, i distributori e le società di vendita di energia al dettaglio dovranno diminuire la vendita annuale di energia ai clienti finali di almeno l’1,5% annuo dal 2014 al 2020.
Previste infine delle iniziative di informazione e sensibilizzazione per i cittadini, che incoraggino il risparmio energetico anche nelle case degli europei.

FONTE: PMI


Conto termico: Decreto pubblicato in Gazzetta

3/1/2013

 
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Sul supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2013 sono stati pubblicati il decreto interministeriale (Sviluppo economico, Ambiente e Politiche agricole) sul Conto energia termico e il decreto interministeriale (Sviluppo economico e Ambiente) per la revisione del meccanismo dei certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE). Il Decreto 28 dicembre 2012, recante “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”, disciplina - in attuazione dell'art. 28 del decreto legislativo n. 28/2011 - l'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, realizzati a decorrere da oggi 3 gennaio 2013 data di entrata in vigore del decreto, ai fini del raggiungimento degli obiettivi specifici previsti dai Piani di azione per le energie rinnovabili e per l'efficienza energetica di cui all'art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 28/2011.

FONTE: CASAeCLIMA

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